Avevo visitato Cremona un paio di settimane fa.
Antonio Stradivari faciebat …
ma poi ancora Amati, Guarnieri, Bergonzi, Gagliano, Guadagnini per non parlare
delle magistrali interpretazioni di Salvatore Accardo tutte, rigorosamente, con
strumenti autentici dell’epoca: violini, viole, violoncelli, testimonianze
risalenti ai più grandi liutai al mondo. Questi, presso l’attuale Museo Civico e
Museo Stradivariano “Ala Ponzone” erano stati il motivo principale della mia
visita.
Quel pomeriggio, ricordo, cominciava a nevicare e faceva un freddo
terribile.
Più tardi, all’uscita dal Palazzo Comunale dove invece avevo
appena potuto ammirare la collezione “Gli archi di Palazzo Comunale”…. il mio
grande stupore di fronte alla bellezza, esaltata dalla nuova illuminazione,
della Cattedrale e del Torrazzo, così come non li avevo mai visti
prima.
Immediata, non c’è da meravigliarsi, l’idea di tornarci in bicicletta,
… possibilmente di notte !!
Così ieri sera piuttosto tardi, in
macchina, mi dirigo verso Cremona.
L’arrivo promette bene: c’è ancora un po’
di traffico ma in giro a piedi e in bicicletta veramente pochissima gente.
Subito una foto nella piazzetta antistante la chiesa di San Luca, poi una breve
sosta davanti Palazzo Trecchi al cui interno, si sente appena, stanno provando
alcune arie dell’Aida.
Ho un brivido: come rimanere indifferenti?
Carico
di entusiasmo risalgo sulla mia Hawk Duncon e, molto speranzoso, riprendo la via
per il centro. Arrivo dapprima in Piazza Stradivari, poi in piazza del Comune,
quella della Cattedrale per intenderci, …e lo spettacolo si ripete.
Cremona a
quell’ora, e sono appena le undici, undici e mezza, è praticamente
deserta.
Giro varie volte attorno la cattedrale … ma, a parte la cattedrale,
c’è veramente ben poco da vedere (e da fotografare…).
E’ presto per tornare a
casa … che faccio? torno a casa? …ma no dai Corrado!! …ma non sai che a pochi
chilometri da lì, dall’altra parte del Po, c’è Piacenza??
Ero stato a
Piacenza nell’estate scorsa e, in corrispondenza delle opere di riqualificazione
e nuova pavimentazione con blocchetti di porfido su tutta l’area antistante la
basilica di San Antonino, mi avevano particolarmente colpito alcuni cartelli che
recitavano: … “pavimentazione in fase di maturazione” … non sapevo che si
dicesse così, però la cosa mi aveva incuriosito.
Arrivo a Piacenza verso
l’una. Tiro giù la bici dalla macchina e mi avvio verso il centro.
Fa
freddino … ma ormai “ci sono” penso io, e poi sono proprio curioso di vedere se
la pavimentazione di San Antonino … è arrivata a “maturazione”.
Anche qui,
in giro, pochissima gente.
Fermo un ragazzo e chiedo come arrivare in centro.
Non parla italiano, e neppure inglese e neanche francese. E’ ucraino mi fa
capire, mi verrebbe da chiedergli un sacco di cose … ma non so come
fare.
Arrivo così davanti la basilica di San Antonino: ebbene sì la
pavimentazione, il porfido e tutto il nuovo arredo urbano mi sembrano
impeccabili.
Continuo per il Duomo e Piazza Cavalli.
Scatto alcune foto …
beh dai, anche questa notturna non è stata poi così malaccio, penso io!
Sono
da poco passate le tre e ora, contento, posso riprendere la strada per tornare a
casa.
PS: ci sono certi momenti in cui, preso un po’ dallo sconforto, mi
sembra di non amare abbastanza il mio Paese. Poi però, vedendo che c’è anche
“qualcos’altro” e soprattutto vedendo l’enorme ricchezza artistica che si trova
ad ogni angolo, … beh, il mio atteggiamento cambia radicalmente … e così vado
avanti!! ...alla prossima "notturna" allora!!!!
PIACENZA
oltre a fare dei bei viaggi, fai anche belle foto.complimenti.(desmo)
ReplyDeleteOltre che farti i complimenti per le foto suggestive, potrei chiederti che bici è questa?
ReplyDeletegrazie!!