Arrivando in città dal Ponte San Giorgio |
Una notturna “rinviata” per parecchio tempo, quel tanto che sarebbe dovuto bastare affinchè la città avesse tutto il tempo necessario per riprendersi dalle terribili ferite del terremoto del maggio 2012.
Purtroppo non è stato così, il centro è ancora
abbondantemente segnato da opere di consolidamento e restauro che qui come
altrove sembra non debbano finire mai.
Sono arrivato poco dopo la mezzanotte, in giro quasi
nessuno; qualcuno, certamente scherzando, l’ha soprannominata la “Bella
Addormentata” … beh in effetti se la si paragona a quello che è di giorno, soprattutto
nei fine settimana, sì decisamente sì, nelle ore della notte appare un po’
assonnata.
… ma le nostre città non sono poi un po’ tutte così ??
Una notte caldissima, il Ponte San Giorgio che segna il
confine tra il Lago di Mezzo ed il Lago Inferiore mi introduce alla città in
una "full-immersion" di zanzare ed insetti d’ogni tipo.
Il tanto immaginato e sognato “landscape” della città che
avrebbe dovuto accogliermi venendo da fuori faccio fatica a vederlo; luci
spente e facciate mascherate da impalcature non mi permettono di scattare la
foto che tanto aspettavo.
Arrivo però, emozionato nonostante tutto, al Castello di
San Giorgio che si staglia elegante e maestoso nell’oscurità di una notte resa
semplicemente magica da una luna appena appena velata da qualche nube
passeggera.
Proseguo per Piazza Sordello dove sulla sinistra, vigile ed austero
nella penombra della notte, domina il Palazzo Ducale, non un semplice “palazzo”
ma, da quel che si dice, la più grande “residenza” in Italia ed in Europa dopo
il Vaticano.
Questa fu per 400 anni la “casa” della famiglia Gonzaga,
duchi di Mantova che governarono la città fino al 1707.
Continuo la mia escursione notturna verso Piazza delle Erbe
dove, qui più che altrove, i segni del terremoto sono ancora fin troppo
evidenti.
La cattedrale di Sant’Andrea è per buona parte coperta
mentre nel piazzale antistante il Palazzo della Ragione alcuni irriducibili
nottambuli si godono, forse un po’ troppo chiassosamente, qualche tiepido alito
di vento che a fatica sembra voler rinfrescare la notte.
Girovagando per il centro passo davanti al Teatro Bibiena e
al Museo dei Pompieri che mi riportano a bellissimi ricordi di tempi neppure
troppo antichi.
Continuo per il Lungolago dei Gonzaga fino al Palazzo del
Te, grandiosa e magnifica dimora dei Gonzaga,
splendida realizzazione in stile tardo rinascimentale del 1500.
Purtroppo è notte fonda … è ovviamente tutto chiuso … e anche
qui come mi era successo a Verona ho la sensazione di essere “spiato” da centinaia di
telecamere … ma è ugualmente tutto bellissimo.
Io, solo, e la notte.
Il Castello San Giorgio |
Portici in Piazza Sordello |
Palazzo Ducale |
Piazza Sordello |
Piazza delle Erbe |
Piazza delle Erbe |
Dirigendomi verso Palazzo del Te |
Palazzo del Te (... chiuso !!) |
Museo dei Pompieri: "freno di bicicletta" |
Teatro Bibiena |
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